Ghinelli Lorenza - 2011 - Il Divoratore by Ghinelli Lorenza

Ghinelli Lorenza - 2011 - Il Divoratore by Ghinelli Lorenza

autore:Ghinelli Lorenza [Ghinelli Lorenza]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788854129207
Google: F6ZSn4c8B28C
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2011-01-16T23:00:00+00:00


Il Divoratore strillò. Uno strillo acuto, uno squittio, capace di invertire il flusso al sangue. Si alzò di scatto, in modo troppo veloce. Anormale. Come se avesse fatto perno semplicemente sul pensiero.

«Lo aiuti, lo aiuti!», urlò Dario, lanciandosi sul fratello mentre cercava di aprirgli la bocca, perché non si strozzasse con la lingua.

Il vecchio rideva. Ma soprattutto colava bava schiumosa, quasi rosa, dalle labbra sottili. Dario non sentiva le lacrime rigargli le guance.

«È molto bello, sai ragazzo?»

«Lo aiuti, la prego!».

Dario non sentiva nemmeno il moccio scivolargli in gola. Denso e salato. «Guarda come trema, tuo fratello è il diapason dell’universo, mio caro». E pose la mano nodosa e cerea sul capo di Dario, carezzandogli i capelli. Dario fece forza sulle braccia e provò ancora; la mandibola scattò e lui ci mise il suo polso. Pietro serrò. Dario non sentì dolore. Neppure quando gli incisivi del fratello penetrarono la carne.

Il vecchio finse un attacco epilettico, proprio di fianco a Dario. L’unica cosa vera era la schiuma rosa vomitata dalla bocca. Poi, in un gesto repentino, spalancò le fauci e addentò l’altro polso di Dario.

Pietro lasciò la presa, gli occhi tornarono vivi, ma non riusciva ad arrestare le convulsioni.

Il Divoratore rimase supino, lasciò andare il polso di Dario e lo trascinò su di sé. Gli leccò il viso e con i pollici avvizziti gli spinse su le palpebre, costringendolo a guardare. «Voi siete la mia linfa, lo capisci, piccoletto? Io sono vero. Abito in tutti. Ma quasi nessuno mi crede. Io posso fare miracoli. Mi credi? Se mi vedi io ti credo, se mi credi io ti vedo...».

Sulla pancia del Divoratore, proprio sopra la bella giacca scura, una pozza calda di urina andò allargandosi.

«Io amo il tuo calore».

Il Divoratore sgranò gli occhi. Lì dentro Dario vide Pietro. Era un ragazzo normale, lo invitava a raggiungerlo. Era grande, forte e bello, Pietro. Si comportava come un dio. Come il fratello che tutti vorrebbero avere. E intorno a lui c’era un sacco di gente e tutti gli volevano bene. Dario sorrise, lo chiamò per nome. E iniziò a scendere. O almeno così gli parve, mentre il Divoratore lo assimilava nel suo misterioso e irreversibile dentro. Gli parve quasi di sfiorare Pietro, ma non sentì più le braccia. Non sentì più nulla. Non percepì più se stesso. Solo un soverchiante vuoto, immateriale e gelido. Non sapendo trovarsi, fu costretto a restare. A rimanere nel niente. E vide lentamente suo fratello mutare, ritornare all’immagine reale, a quella di sempre, a gemere e urlare. Ma questa volta vide anche gli occhi di suo fratello ribaltarsi all’indietro. Bianchi. E dentro gli occhi vide la sua faccia riflessa urlare.

Vide la schiuma rosa uscirgli dalla bocca. Tentò di risalire il baratro. Ma non aveva più arti.

Il Divoratore sbatté le palpebre. Sopra di lui solo un mucchietto di vestiti perfettamente impilati gli uni sugli altri. E al suo fianco Pietro, con gli occhi del terrore, spalancati. E le membra rigide, come morte.

Il Divoratore afferrò i vestiti con entrambe le mani e li gettò nel fiume.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.